61°Mostra del Cinema di Venezia. Le pagelle.
di Mattia Nicoletti
A Mostra conclusa, molti commenti possono essere fatti, e si potrebbe scrivere per un giorno intero, raccontando i pro e i contro di un’edizione interessante ma forse non entusiasmante, in cui la parte del leone l’hanno avuta le star hollywoodiane, arrivate in massa al Lido per deliziare gli occhi di tutti. Premesso questo, abbiamo pensato che il migliore resoconto del festival potesse essere rappresentato dalle emozioni che ogni film ci ha dato, nel bene e nel male. Lasciamo parlare il cinema.. “Il segreto di Vera Drake” di Mike Leigh Leone d’oro e Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile Tradizionale, classico, inglese. Una grande prova d’attori. Un piccolo film da vivere intensamente. Giudizio: ww1/2 “Mare dentro” di Alejandro Amenabàr Leone d’argento e Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile Il viaggio di un uomo fra vita e morte. Non un film sull’ handicap ma il sogno e le riflessioni di un uomo sull’esistenza. Grandissimo Javier Bardem. Giudizio: WWW “Binjip – La casa vuota – Ferro 3” di Kim ki-duk www Gran Premio della Giuria Una vera magia. Un’ora e quaranta minuti senza dialogo in cui la musicalità dei movimenti racconta più di mille parole. Non spaventatevi, si sorprenderà. Giudizio: WWW “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio Il dialogo fra un padre e un figlio handicappato. La dolcezza di riscoprire, nelle difficoltà, il piacere della vita. Giudizio: W1/2 “Collateral” di Michael Mann Una Los Angeles come non l’avete mai vista. Un action movie come non si vedeva da tempo. Psicologico, magistralmente girato. Piacerà a tutti, anche a chi pensa che Tom Cruise sia monoespressivo. Giudizio: WWW “Manchurian Candidate” di Jonathan Demme Dal regista de “Il silenzio degli innocenti” un film molto USA, sui pericoli della manipolazione della folla. In attesa delle Presidenziali americane. Giudizio: W1/2 “The terminal” di Steven Spielberg Spielberg, semplicemente Spielberg. Forse un po’ troppo lungo, ma vero cinema. Tom Hanks mattatore. Giudizio:WW “Cinque per Due” di François Ozon Un uomo e una donna dal divorzio al primo incontro. L’amore raccontato a ritroso, da un regista francese che si diverte e che ci diverte. Giudizio: WW “Ovunque sei” di Michele Placido Ridicolo, inconsistente, mal recitato. Nessun altro commento. Giudizio: Zero “La moglie di Gilles” di Fredrich Fonteyne L’amore, la gelosia, il tradimento, raccontati con la macchina da presa. La perversione di un sentimento dal regista de “La liaison pornographique”. Giudizio:WW1/2 “Vital” di Shinya Tsukamoto Industriale, necrofilo, visionario. Un grande film. Giudizio: WWW
GIUDIZIO: WW
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