Donnie Darko (F.N.)
di Richard Kelly (2001)
S'è fatto un gran parlare di questo film divenuto cult negli Stati Uniti grazie al word of mouth scatenato dai suoi fans e finalmente esploso ai botteghini con la seconda uscita nelle sale a tre anni di distanza dalla prima. Devo dire che mi aspettavo qualcosa di diverso: da un lato temevo fosse più teen movie di quanto in realtà non sia; dall'altro speravo in un meccanismo alla base della storia più originale. E' il 2 ottobre 1988, anno in cui negli USA Dukakis sfidava alle presidenziali Bush padre, in cui Tears For Fears e Duran Duran erano gli idoli degli adolescenti, in cui io vivevo i miei diciotto anni (sigh, sigh...). In una sperduta cittadina della provincia americana l'alba fa capolino dai monti che l'incorniciano; in mezzo ad una strada un ragazzo è immobile, riverso su un fianco: è Donald Darko (Jake Gyllenhaal). Come nulla fosse si alza, inforca la bici e si dirige verso casa: da qualche tempo ha smesso di prendere gli psicofarmaci che dovrebbero curare la sua presunta schizofrenia, ma questa decisione lo porta a vagare di notte ed a compiere azioni vandaliche sotto l'influenza di Frank, un coniglio da incubo alto due metri ed col volto metallico. Quella mattina, rientrato a casa, scopre che questa è stata devastata da un evento quanto meno straordinario: la turbina di un Boeing precipitata apparentemente dal nulla l'ha centrata in pieno, schiantandosi proprio sopra al letto di Donnie. Da qui inizia l'incubo vero e proprio: Frank gli annuncia che mancano 28 giorni alla fine del mondo e lui deve agire in fretta per cambiarne il destino. Storia acida, fatta di visioni al limite tra follia ed una realtà possibile, ma ai più invisibile, fatta di viaggi nel tempo, di dimensioni parallele, di destini incrociati che possono essere slegati semplicemente con un gesto. Effettivamente una lotta contro gli eventi, contro il tempo, contro il fato con un messaggio finale: ti puoi affannare quanto vuoi per cambiare eventi negativi, spaventosi, orrendi, ma una volta cambiati sei davvero certo che sarà per il meglio? Davvero bravissimo Jake Gyllenhaal, con il suo volto da bravo ragazzo che riesce a trasformare in diabolico semplicemente increspando le labbra in un ghigno inquietante: se non l'avete visto noleggiate Moonlight Mile, dove Jake offre un'altra bella prova. Grande cast, quello che gravita intorno alle vicende di Donnie: da Drew Barrymoore (anche produttore esecutivo del film) a Patrick Swayze, da Maggie Gyllenhaal (protagonista dello scabroso Secretary e sorella di Donnie-Jake sia nel film sia nella vita) ad un'invecchiatissima Katharine Ross (la psicologa di Donnie, che nel 1967 interpretò la bellissima Elaine, la figlia della Mrs. Robinson de Il laureato)... e la lista potrebbe essere ancora lunghissima. Buona la regia dell'esordiente Richard Kelly, che contribuisce certamente a rendere più gradevole la visione. Sospeso nel tempo.
GIUDIZIO: WW
Sarebbe da avere la colonna sonora di questo film, davvero splendida... peccato che nel disco non ci siano le canzoni che fanno da sfondo alle vicende di Donnie...
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