Romanzo criminale
di Michele Placido (2005)
Che mi sia sfuggito qualcosa??? Questo film osannato dai più, premiato e strapremiato, mi ha lasciato perplesso. Per carità, non è male, ma non mi è sembrato nulla di eccezionale... Un escursus su una lunga parentesi di storia italiana nera, che più nera non si può, dedicata all'escalation di violenza e di potere di un gruppetto di delinquenti comuni arrivati ad essere i padroni de Roma a suon di rapimenti, omicidi, spaccio di droga, controllo della prostituzione, connivenze coi servizi segreti deviati e mafia. Una buona ricostruzione storica, piuttosto fedele agli eventi, ma non di certo un capolavoro: nulla a che vedere con lo straordinario La meglio gioventù di Giordana, tanto per intendersi. Ottimi Kim Rossi Stuart - nella parte de Il Freddo - e Claudio Santamaria - nei panni del Dandy - nulla più che bravo, ma non ai suoi picchi, Stefano Accorsi nell'interpretare il commissario Scialoja, votato anima e corpo alla distruzione della banda. La regia di Placido è buona, intrecciando sapientemente spezzoni di telegiornale dell'epoca e girato, ma viziata pesantemente da una presa diretta audio pessima: si fatica a sentire e capire quel che viene detto. Tutto sommato, come detto, un film onesto, ma nulla più. Medaglia di piombo!
GIUDIZIO: W 1/2
Per chi ha nostalgia dei vecchi film sulla "mala"...
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