Cake - Fashion Nugget
(1996)
Esistono gruppi, non molti a dire il vero, che hanno un sound davvero unico, un loro marchio di fabbrica caratteristico: i Cake sono certamente tra questi. Non saprei davvero come definire la loro musica, il cui primo elemento a saltare all'orecchio è la supremazia di uno strumento inconsueto per una rock band moderna: la tromba. Altra caratteristica del gruppo è la brevità delle canzoni, che così non arrivano mai ad annoiare, anzi, quando finiscono ci lasciano un po' di nostalgia; poi c'è la struttura quasi standard delle composizioni: apertura con la chitarra scratchy di Greg Brown, col suo suono gracchiante, graffiante, secco; ingresso - spesso con un Oh Yeah, Oh No, All Right! - della voce roca, apparentemente stonata, ma gradevolissima di John Mc Rea col suo stile cantato-parlato; chiusura con assolo della tromba di Vince DiFiore sul sottofondo onnipresente del basso di Gabe Nelson. Ma come posso fare per darvi un'idea della musica di questo quintetto californiano? Dire che si tratta di una contaminazione tra pop, hip hop, jazz, college rock e guitar rock? O descrivervi i Cake come un gruppo degli anni cinquanta fiondato non si sa come alle soglie del 2000, con tutto ciò che ne consegue? Oppure come i cugini alcolisti del lisergico Beck? No, non funziona... dovete ascoltarli! E per iniziare a farlo al meglio vi consiglio questo Fashion Nugget, secondo dei 5 album che compongono ad oggi la loro produzione; innanzitutto perchè contiene due splendide, inusuali cover di brani famosi: I will survive di Gloria Gainor e Perhaps,Perhaps, Perhaps di Doris Day (!!!), utilizzata anche lo scorso anno per lo spot del Cornetto Soft in TV... Ascoltando queste versioni stravolte di grandi successi del passato vi renderete conto di quante sorprese possano riservare questi cinque ragazzi di Sacramento. In secondo luogo perchè questo LP contiene alcune delle loro più belle composizioni: dalla nostalgica ed a tratti westerneggiante Friend is a four letter word alla splendida e sagace Open book, dalla martellante The distance alla melodica Daria, dalla crepuscolare Frank Sinatra alla vorticosa It's coming down. Musica alternativa, strana, coinvolgente, di quella che ti fa muovere tutti i muscoli spontaneamente, allegra anche quando i testi sono oscuri o cupi, che crea atmosfere che sanno di strada, di asfalto umido, di notte e luci al neon, di corse sfrenate per le strade di una grande metropoli americana. Grande musica, quindi, perfetta come colonna sonora di un film come Collateral di Michael Mann. Ciliegina sulla torta!
GIUDIZIO: WWW
Imperdibili almeno altri due album targati Cake: in primis l'eccezionale Comfort Eagle del 2001 - per un orecchio allenato al sound del gruppo forse l'album migliore - e Prolonging the magic del 1998.
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