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Skin - Fleshwounds
(2003)
Skin possiede una voce comparabile unicamente alla sua personalità e presenza scenica: in un aggettivo, straordinarie! Grintosissima, aggressiva, molto mascolina - è dichiaratamente lesbica, si presentava con un calvo-look che la faceva sembrare un malvagio folletto asessuato e super sexy allo stesso tempo - la pantera inglese, quand'ancora era leader dei compianti Skunk Anansie, si è permessa di passare da vocalizzazioni aggressive e graffianti come in Weak (dall'albume Paranoid and Sunburnt) ed All I want (da Stoosh) a melodie straordinarie quali quelle di Hedonism (da Stoosh) e You'll follow me down (da Post orgasmic chill). Non parliamo dell'effetto che la sua ugola d'acciaio riusciva a creare dal vivo: un brivido dietro l'altro. Poi lo scioglimento del gruppo ed un silenzio durato ben quattro anni: fino a quando non ha dato alle stampe questo meraviglioso Fleshwounds, album ispirato ad una grande storia d'amore finita male, al dolore generato dall'abbandono, alle ferite (la traduzione del titolo è proprio Ferite della carne) che un'esperienza del genere lascia a sanguinare sul corpo di chi la vive. Amore, rabbia, dolore sconsolato, rassegnazione, incredulità: tutto questo stilla dalle note dell'album, un'infilata di melodiche ballads che fanno vibrare l'anima. La opening track Faithfulness ci lascia con il fiato sospeso fin dal primo secondo, dal profondo respiro che Skin trae per iniziare la canzone e che ci riporta a registrazioni scarne (tutte sostanza e pochi effetti speciali) tipiche dei vinili di trent'anni fa; segue la splendida Trashed, satura di gelida rabbia per la crudeltà subita da un cuore spezzato e gettato nella spazzatura, a cui fa eco l'ancora lenta, ma intensissima Don't let me down. I ritmi, come anche l'intensità della voce di Skin, si vivacizzano per un attimo con la splendida Listen to your self, che ricorda vagamente un pezzo del passato della cantante (Glorious pop song degli Skunk Anansie). Dopo di che - da Lost in poi - torna a dominare un'atmosfera da luci soffuse, da bicchiere di vino rosso ed un album di foto che viene sfogliato da chi, perso nei ricordi di un amore finito, si estrania dal mondo esterno e si perde nell'universo del ricordo. Undici tracce di piacere puro, regalatoci da una voce femminile che non ha davvero rivali al mondo. Colpo al cuore!
GIUDIZIO: WWW
Sarà forse perchè l'ho appena visto ed amato tanto, ma questo album mi sembra perfetto per accompagnare la trama di Se mi lasci ti cancello.
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Filippo Nembrini
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