Memorie dello squalo, Le
di Steven Hall (2007)
Un uomo si risveglia sdraiato a terra in preda a tosse e convulsioni come se i suoi polmoni incontrassero l'ossigeno per la prima volta. Non ricorda chi sia, non riconosce la stanza in cui si trova... non sa nemmeno come si chiami il gattone fulvo che gironzola per la cucina. Un portafogli contentente dei documenti gli rivela la sua identità: pare si chiami Eric Sanderson. La conferma - se di conferma si può parlare - arriva da una lettera nell'ingresso dell'appartamento a firma "Il primo Eric Sanderson": il precedente se stesso gli consiglia di rivolgersi alla Dottoressa Randle per iniziare a dipanare la matassa degli eventi che l'hanno sprofondato in quella situazione. La ragione, gli spiega la psicologa che lo ha in cura da tre anni, è la cosiddetta fuga dissociativa, una turba psichica conseguente al trauma della morte di Clio, la sua adorata fidanzata, morta accidentalmente durante una vacanza in Grecia. Da allora Eric soffre sempre più spesso di amnesie totali. Spaventato e disorientato Eric tenta disperatamente di ricostruirsi una quotidianità, una vita ritirata e normale, ignorando i messaggi - lettere, pacchi, scatoloni - che giorno dopo giorno continua a ricevere dal sedicente Primo Eric Sanderson. Se non che - dopo quattro mesi vissuti in compagnia del solo Ian, il gatto - una sera Eric vive l'impossibile: seduto sul divano a guardare la TV vede e sente il pavimento liquefarsi! Da quel fluido illogico emergono le fauci di un titanico squalo che cerca di azzannarlo. Scampato miracolosamente all'attacco, tutto nella casa torna normale, al contrario di quanto accade alla sua mente: scatta un poderoso allarme in lui, che decide di spegnere consultando attentamente tutta la posta ricevuta dal Primo Eric Sanderson accatastata in un angolo della sua casa. Ciò che scopre aumenta - se possibile - il suo terrore ed il suo senso di totale impotenza: Eric è la vittima prescelta di un Ludoviciano, uno squalo concettuale, un predatore feroce di natura ignota ai più, una creatura evolutasi nei flussi comunicativi delle persone e che si nutre di ricordi, una bestia territoriale che si ciba della mente di un solo umano per volta... e quell'umano è da tre anni Eric Sanderson. Il lento lavoro finalizzato a ricostruire la propria identità ha attirato il Ludoviciano su Eric come se questi avesse sparso il proprio sangue nelle vicinanze di uno squalo bianco. Seguendo le dritte contenute nelle lettere del suo io precedente, Eric inizierà ad apprendere come mascherare la propria presenza alla bestia e saprà a chi rivolgersi per porre fine alla terribile vicenda: Trey Fidorous, il più profondo esperto di pesci concettuali del pianeta. Inizierà così il lungo viaggio di Eric in un non mondo, nel cosiddetto nonspazio, in una realtà semisconosciuta e sorprendente che - con l'aiuto della bella Scout - cambierà per sempre la sua vita. Un romanzo d'esordio brillante, stupefacente, a tratti geniale, definito da Mark Haddon "Il figlio bastardo di Matrix e de Lo Squalo". La prosa non semplicissima di Hall ha un che di innovativo, visionario e visivo, con picchi nelle pagine non scritte ma figurate che non mancano mai di sorprendere piacevolmente il lettore. Una trama affascinante va a braccetto con trovate narrative che sfiorano la genialità, per un risultato finale che fa di Le memorie dello squalo (Strade Blu Mondadori) forse il miglior libro di fantasy innestato nella realtà di tutti i giorni - "reality fantasy"? - dall'uscita di Mele bianche e Zuppa di vetro. Sorprendente!
GIUDIZIO: WWW
E' già in corso l'adattamento a sceneggiatura di Le memorie dello squalo per una - speriamo - imminente uscita nelle sale: se fatto come si deve si tratterà di un film da record d'incassi!!!
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