Captain America: The winter soldier
di Anthony & Joe Russo (2014)
Uno dei pochi casi in cui il sequel è migliore del primo film. Il cambio di regista ha inciso in modo positivo: la seconda puntata vale il costo del biglietto per le sequenze d’azione, i corpo a corpo spettacolari e gli inseguimenti dinamici. Inoltre, The winter soldier è quasi una spy-story, con una presenza d’eccezione: Robert Redford nel ruolo di Alexander Pierce, il numero uno dello S.H.I.E.L.D., capo di Nick Fury (sempre Samuel L. Jackson). Redford ha dichiarato di essere stato stimolato ad accettare il ruolo proposto proprio perché gli ha ricordato “I tre giorni del condor”, suo famoso film, permettendogli di ricoprire “anche” l’altro aspetto (ne “I tre giorni del condor” era una giovane spia “sacrificabile”…). Pure questa storia è ambientata dopo i fatti di New York di The Avengers e costituisce, insieme con Iron Man 3 e Thor The dark world, una delle tappe di avvicinamento all’evento 2015: la seconda puntata tanto attesa degli Avengers. Steve Rogers (Chris Evans) ha scelto di abitare a Washington D.C. e sta lentamente cercando di inserirsi nel mondo contemporaneo. Incaricato di liberare una nave dello S.H.I.E.L.D. catturata da un supposto gruppo di pirati, si trova coinvolto in una storia spionistica, piena di attentati, in cui impara a “non fidarsi di nessuno” (come suggerito da Fury). Potrà contare sulla Vedova Nera (Scarlett Johansson) e su un nuovo alleato, Falcon (Anthony Mackie), un ex soldato dotato di un’avveniristica struttura alare. E si troverà di fronte un vecchio amico, creduto morto, conosciuto come il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). Come da tradizione, non lasciare la sala all’inizio dei titoli di coda, ma aspettare la consueta scena di collegamento con le prossime puntate Marvel…
GIUDIZIO: WW
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