06/12/2004
Cormayeur Noir in Festiva (7 - 14 dicembre)
L'altra Milano veste in Noir per l'inaugurazione
Sono Giorgio Faletti, Bebo Storti e gli altri autori dell’antologia Milano Noir (Edizioni Todaro) gli alfieri della serata inaugurale del XIV° Courmayeur Noir in festival che si inaugura domani (fino al 13 dicembre) in coincidenza con l’apertura della stagione invernale della Valle d’Aosta. Nella serata della rinnovata Scala, il Festival ha scelto infatti di festeggiare "l’Altra Milano" celebrando maestri di ieri e di oggi di un genere narrativo oggi popolarissimo, ma che proprio a Milano mise radici negli anni ’50 grazie a un maestro come Giorgio Scerbanenco. Oggi porta il suo nome il premio letterario italiano più famoso riservato al mystery (premio Scerbanenco - La Stampa) e proprio domani si saprà chi ha eletto quest’anno la giuria tra Gianrico Carofiglio, Piero Colaprico, Barbara Garlaschelli, Leonardo Gori, Giuseppe Pederiali. Né poteva mancare all’appello il genio milanese del fumetto in noir, Max Bunker, che divide gli onori degli anniversari (le sue creature Satanik e Kriminal compiono 40 anni) con Loriano Macchiavelli che festeggia a Courmayeur i 30 anni del suo memorabile poliziotto Sarti Antonio. Il cinema della giornata inaugurale del festival parla invece l’americano della migliore produzione indipendente con Spartan firmato da David Mamet e interpretato da Val Kilmer e l’iraniano di un’opera sconvolgente per tematica e attualità come Una farfalla nel vento di Abbas Rafei. Che si racconti di un agente segreto incaricato della protezione della figlia del Presidente USA o di una ex carcerata che percorre la sua terra alla ricerca della figlia, sono storie di oggi, emozionanti road movies in cui la ricerca della verità è la posta per la vita.
I sei giorni del Courmayeur Noir in Festival offriranno agli appassionati oltre 50 film, più di 20 incontri con grandi scrittori provenienti da tutto il mondo, tre convegni, un vero "festival nel festival" per i minori di 14 anni subito ribattezzato "MINI Noir", anteprime mondiali e sorprese d’autore come la trilogia di Hong Kong Infernal Affairs o il restauro della Cineteca Italiana Il fiacre n.13 realizzato in Italia nel 1916 e autentico prototipo del giallo moderno. All’ombra del manifesto di quest’anno, ultimo regalo di un grande artista come Mario Schifano, e di un centenario celebrato in tutto il mondo, quello di Graham Greene, già vincitore del primo Raymond Chandler Award (il premio alla carriera che mercoledì verrà consegnato allo scozzese Ian Rankin), la nuova edizione del più famoso festival del mystery d’Europa rinnova la sua tradizione con un programma ricchissimo di novità e ospiti già molto attesi come Val Kilmer, Deborah Unger, Carlo Lucarelli, Anne Perry, Gabriele Salvatores, Sergio Castellitto, Davide Ferrario, Olivier Marchal, Maya Sansa, Luigi Lo Cascio, Valerio Mastandrea, fino a figli d’arte celebri come Caroline Greene e John Simenon, o addirittura un musicista sulla cresta dell’onda come Boosta dei Subsonica.
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